E’ stata l’occasione del trentesimo anniversario della posa sul fondo della Formica della stele dedicata ai subacquei scomparsi a riunire finalmente a mare i soci del club che, non dimentichiamo, non hanno la fortuna di avere i propri battelli ormeggiati in località vicine ma distribuite sul un tratto di costa di oltre 60 chilometri che va da Carini a Termini Imerese con le ovvie difficoltà di incontrarsi quando non si tratti delle manifestazioni organizzate dal club. Un motivo in più quindi per apprezzare il desiderio di compiere tante miglia quella domenica del 23 maggio per ritrovarsi uniti a festeggiare nello splendido specchio d’acqua di fronte Sant’Elia l’inizio di una stagione nautica che si prospetta meno pesante di quella dell’anno passato ma comunque densa di ostacoli alla comprensibile voglia di aggregarsi, di divertirsi, di vivere il mare uniti come la storia del Tecnomare ha insegnato.