Anche quest’anno non abbiamo voluto rinunziare al nostro tradizionale appuntamento con Ustica nonostante le perduranti limitazioni imposte dalla pandemia che hanno ostacolato le sempre più complesse autorizzazioni rilasciate dalle Autorità Costiere. Il grande impegno organizzativo è stati premiato dal successo di questa 33^ edizione della manifestazione che quest’anno ha visto al nastro di partenza ben 18 equipaggi per un totale di quasi 80 persone. Il viaggio di andata delle fatidiche 30 miglia che separano dalla “Perla Nera” è stato favorito da un tempo splendido che ha regalato ai riders il piacere di confrontarsi con un mare definito “frizzante al punto giusto” e durante il soggiorno la possibilità di sostare negli angoli più suggestivi della costa favoriti peraltro dalla presenza delle utili boe di ormeggio predisposte dall’Area Marina Protetta di Ustica lungo tutto il periplo dell’isola. Si è avuto modo di sperimentare che il rispetto delle norme che regolano la Riserva è fatto severamente osservare dalla locale Guardia Costiera che, quando impossibilitata a sorvegliare l’intera area, accoglie tempestivamente le segnalazioni che giungono anche dalla costa e intervengono anche da terra per rilevare le infrazioni. Nella circostanza poi, le imbarcazioni del raid hanno dovuto tener conto del contemporaneo svolgimento di una gara di nuoto svoltasi sabato 3 luglio lungo tutte le 7 miglia del perimetro costiero a cui anche un’atleta del gruppo ha preso parte. Nulla da dire ancora una volta sull’accoglienza riservata al folto gruppo di partecipanti che hanno saturato la ricettività dell’Hotel Ariston, dell’Hotel Giulia e in gran parte dell’Hotel Patrice, un’accoglienza che rinnova ogni anno la simpatia e la stima non solo degli operatori locali per il noto sodalizio ma anche delle autorità usticesi che anche quest’anno hanno aderito all’invito alla cena di gala organizzata presso l’Ariston la sera del sabato. In apertura il presidente del Club, Pietro Urso ha tenuto a sottolineare che questa edizione del “RaidUstica” si è voluta dedicare a Giannuzzo Zanca, il più anziano degli ormeggiatori dell’isola scomparso l’anno scorso a cui il club Tecnomare rimane legato da grande affetto per l’altruismo, la simpatia e le tante vicende vissute assieme negli anni passati. Di lui e delle annose problematiche dell’isola come la difficile gestione degli ormeggi e la insufficienza di posti letto per gruppi numerosi di ospiti si è parlato con il Presidente del Consiglio Comunale, dott Francesco D’Arca e l’Assessore al Turismo dott. Leonardo Cannilla , mentre dal responsabile attuale della Capitaneria, Capo di 2^ Classe Francesco D’Orsi, è stato affrontato il delicato argomento del controllo e della salvaguardia di quanti navigano nelle splendide acque dell’isola. Dulcis in fundo l’intervento dell’ospite d’onore del raid, Sergio Davì, che non si è risparmiato anche in questa circostanza a soddisfare le curiosità dei presenti sui numerosi aspetti della nuova e difficile impresa che affronterà alla fine dell’anno per raggiungere San Francisco con il suo Aretusa Explorer, lo splendido e superaccessoriato Prince 38 della Nuova Jolly motorizzato con due Suzuki 300 . All’esperienza del noto recordman e a quella dei responsabili più anziani del club si deve se la domenica si è deciso di anticipare l’orario di partenza che ha consentito agli equipaggi di godersi un’ottima traversata evitando un improvviso forte cambiamento delle condizioni del mare che con onde di oltre 2 metri ha penalizzato persino chi ha scelto l’aliscafo per il rientro a Palermo.