l fascino invernale di Ustica ci ha spinto ancora una volta a rinnovare il tradizionale appuntamento con La Perla Nera e anche quest’anno l’iniziativa non ha deluso per l’entusiasmo e le emozioni che ha saputo regalare. Il weekend del 13/14 novembre si era annunciato ideale per le condizioni meteomarine dopo tanti fine settimana infausti non solo per Palermo ma per tutta la Sicilia flagellata da cicloni e trombe d’aria. La rotta di andata ha rispettato in pieno le attese premiando i nostri equipaggi con una traversata splendida impreziosita da un sole che ha fatto dimenticare di aver appena varcato la soglia invernale del calendario. La circostanza ha suggerito di ripetere la consueta sosta a metà canale per fare colazione e di ritardare l’ingresso al porto preferendo consumare a pranzo le risorse della fornitissima cambusa nella caletta di Punta Galera. E parlando di calore, non meno gradito è stato quello dell’accoglienza degli storici amici usticesi che hanno atteso i nostri raiders al loro arrivo al porto di Santa Maria. Premuroso come sempre quel giovanottone di Salvo Zanca, che d’estate non esita a tuffarsi tra cime e gavitelli per sistemare le decine di battelli che il club guida ad Ustica e che, dopo aver sistemato in tempi record gli ormeggi e partecipato al consueto brindisi di arrivo, ha aggiornato tutti sulle ultime novità riguardanti le poche novità dell’isola che non smentiscono purtroppo l’immutabilità per molti versi gradita della sua realtà nonostante l’alternarsi dei responsabili al suo sviluppo. Immancabile all’appuntamento anche Angelo Tranchina, che dalle finestre del suo Hotel Ariston ha visto arrivare i battelli e si è messo subito alla guida del suo pullmino per andare a ricevere gli amici del Tecnomare, unici ospiti della sua struttura aperta per l’occasione A chi si chieda cos’altro offra l’isola in questo periodo oltre alle rinnovate affettuosità dei vecchi amici del luogo consigliamo di lasciarsi affascinare dal clima particolare che solo adesso si respira guardandosi attorno con la sensazione di essere tra i pochi protagonisti della realtà usticese; e non può essere diversamente quando ci si scopre tra i pochi clienti dell’unica salumeria aperta nel weekend o di partecipare con appena una quindicina di altri fedeli alla messa vespertina nella grande chiesa madre di San Ferdinando Re, e a sera di dover fare la fila assieme ai pochi isolani festaioli al solo ristorante-pizzeria disponibile in centro, ” Pizza la Pazza”, che ad onor del vero non delude mai. Per i nostri raiders la serata si è conclusa allegramente in albergo tra pasticcini, frutti di martorana e grappa portate da Palermo gustati ascoltando buona musica sulla terrazza dell’albergo. La mattina del secondo giorno tutti in piazza allo storico Bar Centrale dove si fanno i migliori incontri e si indaga sulla disponibilità ricettiva dell’isola per il tradizionale raid estivo del Sodalizio. Il breve pranzo consumato a bordo dei battelli al porto ha anticipato il rientro a Palermo che smentendo le ottimistiche previsioni della partenza ha riservato agli equipaggi una traversata a dir poco frizzante con onde di 1,5 metri e vento di prua che hanno comunque finito per dare quel tanto di adrenalinico dessert a tutti gli entusiasti partecipanti.